L’importanza di donare il sangue
22/03/2019. Il sangue è vita. Lo sappiamo tutti e chissà quante volte l’avremo sentito ripetere o ce lo
siamo detti. Sarà forse per questo che tutti noi abbiamo questa atavica paura del sangue che spiccia?
Probabilmente lo associamo inconsciamente al fluire stesso della vita fuori dal nostro corpo. Ogni goccia di
sangue che perdiamo è una goccia di vita che fugge da noi. Tanti alla vista di qualche goccia di sangue si
sentono mancare o addirittura svengono.
Cosa c’entra, direte, tutto questo con la donazione del sangue? Purtroppo c’entra, eccome! Perché è uno
dei principali motivi addotti dalle persone alla loro scelta di non donare. La paura del sangue. Una barriera
psicologica non di poco conto, certamente collegata alla paura della morte, del dolore, perciò non facile da
rimuovere. Eppure di sangue c’è sempre più urgenza, oggi più che mai. Questo è quanto è emerso, durante
l’incontro, dagli interventi, tutti molto piani, illustrativi, didattici, dei dottori e volontari dell’Avis,
associazione quest’ultima impegnata fin dal 1927 nel campo delle donazioni. Perché il sangue non si
fabbrica ma si dona. Giusto per fare qualche esempio, un trapianto cardiaco necessita di 10 donazioni di
sangue e plasma, ben 80 donazioni di sangue invece occorrono per un trapianto di midollo. E se è vero che
nella maggior parte di noi c’è questa irrazionale resistenza a donare, è altrettanto vero che per fortuna si
può agire. Basta avere il coraggio di decidersi la prima volta, come si dice rompere il ghiaccio. Il sentirsi utili
per gli altri, la consapevolezza di avere salvato delle vite grazie alla nostra donazione, regala una gioia che
forse nessun’altra esperienza potrà mai eguagliare. E’ anche un percorso formativo e di maturazione civica
e personale che ci permette di inquadrare la vita in una prospettiva più ampia, che getta una luce anche su
quella parte di esistenza di chi soffre, di chi ha la vita spesso appesa ad un filo, ma lotta e non ha ancora
perduto la speranza di una vita migliore. Quel filo il cui destino può essere deciso da un nostro “sì” o un
nostro “no”.
Un sentito ringraziamento a tutti coloro, referenti di progetto, volontari Avis e studenti che hanno reso
possibile questo incontro.
Raffaele Morganti-Ufficio Stampa
Tenendo conto che si può essere donatori dai 18 ai 65 anni, salvo eccezioni, per chi volesse ulteriori
informazioni su contatti, luoghi in cui donare nella nostra zona, modalità ecc.. può consultare il sito qui
sotto riportato dell’Avis Nereto.