Premio Creatività alla classe 4DL per MAUERPOST

L’IISS “PEANO-ROSA” DI NERETO VINCE IL PREMIO CREATIVITÀ CON “MAUERPOST”

Nereto: È con una bella notizia che chiude l’anno scolastico 2020-2021 dell’IISS “Peano-Rosa” di Nereto, guidato dalla Dirigente Scolastica Maria Rosa Fracassa. La classe 4 D del Liceo Linguistico si aggiudica il Premio Creatività di € 350.00, un prestigioso obiettivo raggiunto all’interno del Concorso “ll libro Parlante”, organizzato dal Goethe Institut Italien di Torino.

Il percorso didattico, partito a novembre 2020, è stato curato dalla prof.ssa Lorenza Coltrinari, docente di Tedesco, in collaborazione con la prof.ssa Simona Caucci e la prof.ssa Christina Kunz insegnante di conversazione madrelingua. La classe 4 D, vincitrice, ha superato i limiti della Didattica Digitale Integrata, si è impegnata in una avvincente staffetta che ha visto “passarsi di mano” un prezioso testimone: il libro “Mauerpost” di Maike Dugaro e Anne-Ev Ustorf. Un «vero fiume di parole da domare, comprendere e restituire» – afferma l’insegnante Coltrinari – che ha avvicinato gli studenti alla letteratura contemporanea tedesca, spingendoli a misurarsi con i vari personaggi, l’intreccio avvincente, la restituzione critica della storia e, infine, la progettazione e realizzazione del cortometraggio, premiato dalla Giuria.

La restituzione non è stata un semplice trailer ma il “Mauerpost” dei ragazzi lettori: un muro di parole scalato, la capacità di lavorare insieme, l’entusiasmo che ha rafforzato le competenze digitali messe in campo.

Il Polo Scolastico Val Vibrata ha fatto di nuovo squadra e stavolta ha vinto.

Hanno vinto!

Corretta l’ultima parola del riassunto dell’ultima lettera pensai: ”Ce l’hanno fatta, hanno vinto”.

Sì, perché non era affatto semplice quello che avevamo proposto loro: la lettura a staffetta di un romanzo epistolare, “Mauerpost” di Maike Dugaro e Anne-Ev Ustorf, un fiume di parole da domare, comprendere restituire.

Per dirlo con Rebecca: “Un parto, Professore'! …gemellare…”.

Si erano fidati e ce l’avevano fatta.

Tutto è iniziato a novembre, di nuovo chiusi in casa da un nemico invisibile che era tornato a mordere, coinvolti dall’entusiasmo irrefrenabile della collega Simona Caucci che aveva letto del concorso.

L’iscrizione all’ultimo minuto, l’arrivo dei libri, la consegna dei testi in pieno lockdown, fatta in un clima surreale sul cancello di casa alle mamme che passavano al termine dell’orario di lavoro: guanti, mascherina, poche parole e via.

A dicembre è cominciato il lavoro vero e proprio: ogni lettera “schedata”, riassunta, corretta e condivisa, per non perdersi tra gli intrecci del testo. Le pagine di Blocco appunti si riempivano, si coloravano di rosso per le correzioni, rinascevano intatte nella versione definitiva. Tanto lavoro!

Poi il libro ce lo siamo raccontato: la storia di Ines e Julia intrecciata indissolubilmente alla Storia del Muro, i soprusi piccoli e grandi di quella e di ogni dittatura, la divisione al “quadrato” di due amiche di penna che si scoprono sorelle in una Berlino che mostra tutti i segni dell’imminente sconfitta di un disegno di potere crudele e perdente.

Nel raccontare, nel commentare, nella preparazione della mappa dei personaggi ogni tassello è tornato al posto giusto. Sono emerse le idee, le opinioni, tante e diverse, ma a ben guardare accomunate da un unico filo conduttore: la forza dirompente delle parole.

Allora ognuno si è scelto la sua, di parola, quella che lo aveva colpito, che a suo parere meglio rappresentava il messaggio delle autrici e la sua esperienza di lettura.

L’ultima fase, la progettazione e realizzazione del video è stata la più concitata: ancora in lockdown, tanti comuni in zona rossa, le riprese da fare, gli audio, il torrente di idee, che a realizzarle tutte sarebbe venuta fuori una saga, lo sforzo di contenerle TUTTE, comunque, nei tre minuti.

Script, story board, quello che volevo io, quello che volevano loro.

Travolta dagli swosh, zoom, zoom out, transition, e scales, e fade…. ho chiarito subito che potevano fare loro: mi fidavo.

Avevo visto diverse sequenze, preso parte a tutte le fasi di elaborazione, ma quando mi hanno mostrato il video finito mi sono emozionata: bellissimo nelle sue imperfezioni, anzi, bellissimo per le sue imperfezioni.

Non era un trailer, non era un film d’animazione, era il “loro Mauerpost”: il muro di parole scalato, la capacità di lavorare insieme ad un progetto comune in condizioni oggettivamente difficili, l’entusiasmo e la messa a disposizione di competenze nate da passioni personali.

Il premio conferito al video è lo specchio fedele di tutto il percorso.

Non hanno vinto il primo o il secondo premio. Hanno vinto il premio per la creatività!

Typisch 4.D, verrebbe da dire, perché la creatività è la loro cifra.

E ora, come per ogni premio che si rispetti, è il momento dei ringraziamenti.

Grazie al Goethe Institut Italien, per questo progetto specifico alla sede di Torino, che da sempre sostiene l’insegnamento della lingua Tedesca con proposte, consulenze, iniziative e materiali, il tutto caratterizzato da qualità eccellente e fruibilità. Non saprei più immaginarmi insegnante senza il loro contributo essenziale.

Grazie alla nostra Scuola, che ha fatto della sperimentazione e dell’innovazione nell’insegnamento la propria bandiera.

Grazie alla nostra Dirigente, perché il gusto per certe avventure, e il rigore necessario per renderle efficace strumento didattico, me li ha insegnati lei, tanto tempo fa. Cito due titoli: Sport Fusion e Job Shadowing e tralascio gli scambi, i primi Comenius…

Grazie a Simona Caucci e Christina Kunz: un destino fortunato ha incrociato le nostre strade e lavorare con loro ogni giorno è un privilegio.

Grazie agli alunni delle classi 4.D e 4.E del Linguistico, perché senza la loro disponibilità nulla si sarebbe potuto fare.

Infine, grazie ai miei alunni, ai ragazzi e alle ragazze della 4.D.

In un anno in cui sarebbe stato più che giustificabile lasciare, loro hanno rilanciato.

Hanno scelto di starci e di mettersi in gioco.

Al di là delle difficoltà, dei lutti, del dolore. Hanno “fatto squadra”.

E hanno vinto.

Il Premio per la creatività…typisch 4.D!
Prof.ssa Lorenza Coltrinari