Concezio Rosa

Concezio Rosa 

C Rosa

(Castelli, 10 aprile 1824 – Corropoli, 30 marzo 1876)

medico e paleontologo italiano

 

Medico condotto a Corropoli e Controguerra (entrambi in provincia di Teramo) e precursore della moderna paleontologia, raccolse, durante le sue ricerche, circa 20.000 reperti risalenti all'epoca del Paleolitico e del Neolitico. Tracciò in questo modo una fondamentale mappa delle origini dei primi insediamenti umani negli Abruzzi. Il suo più celebre ritrovamento avvenne nel 1865 in località Ripoli, in Val Vibrata, dove scoprì un intero villaggio di capanne di una comunità del tardo Neolitico, dal quale prese nome l'omonima cultura. Le sue scoperte nella Valle della Vibrata e nelle Marche furono pubblicate dal 1871 al 1874 nell'Archivio per l'Antropologia e l'Etnografia.

Nel 1873 Concezio Rosa richiese al Consiglio provinciale di Abruzzo Ultra Primo la creazione di un Museo provinciale di antichità a Teramo così da dare ampia e corretta sistemazione alla sua collezione di reperti, ma l'amministrazione provinciale lasciò cadere la richiesta e la collezione finì smembrata.

Nel 1878 il Ministero della Pubblica Istruzione assegnò oltre 5000 reperti di essa al Museo Nazionale Preistorico Etnografico di Roma (dal 1925 intitolato a Luigi Pigorini).

Negli anni successivi altri pezzi finirono in Francia (Saint Germain en Laye), a Bologna nel Museo civico e archeologico, a Perugia nel Museo archeologico nazionale, a Firenze nel Museo nazionale di antropologia ed etnologia.

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da L'Ultima Dimora

Gli annunci funebri del Corriere Abruzzese (1876-1928) *

a cura di Federico Adamoli

Rosa Concezio

medico, archeologo, Corropoli (1-4-1876).

Concezio Rosa è morto. E' morto in Corropoli presso la desolata consorte, jeri l'altro di buon mattino, improvvisamente appena levatosi di letto. Due ore dopo, il triste annunzio si diffuse come lampo nella nostra città. Era un correre ansioso, un domandarsi a vicenda, un leggersi negli occhi la comune sciagura! Pur troppo le cattive nuove non si smentiscono mai!

Era nato in Castelli di onorata famiglia. Non contava che una cinquantina di anni o poco più. Fanciullo dimostrò indole dolce, congiunta a molta svegliatezza d'ingegno. Studiò in Chieti le discipline letterarie e filosofiche, e vi acquistò non mediocre valore.

In Napoli apparò medicina, esercitata, mentre visse, con chiara dottrina e modestia. La sua tendenza per le ricerche storiche e gli studi archeologici lo mise in contatto coi sommi cultori di essi. Fu socio dell'Accademia degli Aspiranti naturalisti, e negli Atti di essa sono pubblicati assai lavori di lui molto apprezzati.

Scrisse un eccellente libro sulle majoliche castellane e i pittori che le illustrarono. Spese molti anni, ma indarno, per rialzare l'arte ceramica di Castelli.

La pagina più bella della sua vita si svolse dopo il 1870. Le scoperte di oggetti preistorici, le illustrazioni fattene, il Congresso preistorico di Bologna ne resero il nome chiaro e venerato in Italia. Ne possono far fede le sue corrispondenze coi primi luminari, e gli Annuari scientifici. Professò in ogni tempo liberissimi sensi, e il governo nazionale l'ebbe in grande onoranza. La sua collezione preistorica è una delle più pregiate di Europa. Propose indarno alla provincia di fondare con essa un Museo in questa città.

Affranto da domestiche sventure, rese più sensibili in animo delicato, cade in età ancor giovane! ... Spirito colto e gentile, costumi modesti, vita benefica e travagliosa lascia una larga eredità di affetti!

... Gli amici onoreranno la cara memoria!...

 

* Raccolta degli annunci funebri del Corriere Abruzzese (1645 schede), relati ai 53 anni di vita del periodico teramano fondato nel 1875 da un gruppo di esponenti della Sinistra storica. Il Corriere Abruzzese fu diretto per più di 25 anni da Taffiorelli Francesco; alla morte di questi, nel 1901, ne divenne direttore Tommaso Bruno Stoppa, che guidò il giornale per circa un trentennio, fino al 1928, anno della soppressione da parte delle autorità fasciste.